Cassazione Penale n. 10665/2024: manutenzione carente, responsabilità condivisa
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10665 del 14 marzo 2024, ha affrontato un tema centrale nella sicurezza sul lavoro: la responsabilità derivante dall’omessa manutenzione di un macchinario concesso in uso.
Un lavoratore ha subìto lesioni a causa dell’utilizzo di un’attrezzatura difettosa. La Corte ha stabilito che non solo chi utilizza il macchinario, ma anche chi lo concede in uso, può essere ritenuto penalmente responsabile se era (o avrebbe potuto essere) consapevole delle sue condizioni pericolose.
Cosa significa per le aziende
- Manutenzione come priorità: non basta fornire un macchinario funzionante “al momento della consegna”. Serve un controllo regolare e documentato, con interventi tempestivi se emergono anomalie.
- Responsabilità del concedente: anche chi fornisce o presta un macchinario, pur non essendo un professionista del settore, ha l’obbligo di verificare che sia sicuro e conforme.
- Documentazione: registri di manutenzione, certificazioni aggiornate, manuali e schede tecniche sono strumenti che proteggono non solo i lavoratori, ma anche l’azienda da possibili responsabilità penali.
Cosa significa per i lavoratori
- Segnalare subito anomalie: rumori anomali, protezioni mancanti, malfunzionamenti non devono mai essere ignorati. La tempestiva segnalazione può evitare gravi infortuni.
- Non usare macchinari difettosi: se un’attrezzatura non è in perfetto stato, non si deve accettare di utilizzarla. La sicurezza viene prima della produttività.
- Collaborazione attiva: il lavoratore non è solo destinatario di regole, ma parte integrante del sistema di prevenzione: la sua attenzione quotidiana è cruciale.
Un principio chiave
La Cassazione ha chiarito che la responsabilità non si limita al datore di lavoro o all’utilizzatore diretto del macchinario. Anche chi lo mette a disposizione deve garantire che sia sicuro. In altre parole: la sicurezza è una responsabilità condivisa, che coinvolge chi fornisce, chi gestisce e chi utilizza.
Perché è importante
- Per le aziende, questa sentenza è un richiamo forte: la sicurezza non si improvvisa e la manutenzione non è un costo, ma un investimento che tutela persone, patrimonio e reputazione.
- Per i lavoratori, è un messaggio chiaro: la propria salute non è negoziabile e passa anche dalla consapevolezza e dalla collaborazione con l’azienda.
La sicurezza sul lavoro non dipende solo da procedure o formazione, ma anche dalla cura concreta delle attrezzature utilizzate. Macchine sicure, manutenzione regolare e attenzione quotidiana: questi sono i tre pilastri di una prevenzione efficace.
La responsabilità penale in materia di sicurezza sul lavoro può coinvolgere tanto le aziende quanto i lavoratori. Prevenire è la scelta migliore: una corretta gestione dei rischi e una consulenza legale mirata sono strumenti fondamentali per evitare conseguenze gravi.
Iscriviti alla nostra newsletter esclusiva per ricevere consigli pratici, aggiornamenti normativi e strumenti utili